SpirEat è una storia di incontri come ogni caso di economia circolare

La Spirulina Spireat e la tecnologia brevettata che la tutela è di proprietà dell’azienda Algaria.

Il fondatore, Antonio Idà, è biologo ricercatore post Doc con un invidiabile curriculum di lavori e premi che, dopo 15 anni in Europa dedicati allo studio delle microalghe, decide di rientrare in Italia.

Lo fa per realizzare il proposito di dare rilevanza alla Spirulina nell’alimentazione quotidiana degli italiani, non solo come integratore, ma anche come ingrediente di ricette fredde o cucinate.

Non solo! Per Antonio la Spirulina è anche un vero e proprio alimento con il quale inizia a produrre snack, barrette, bevande, yogurt con il contributo fondamentale dall’area food specialist dell’azienda.

La visione di Antonio Idà è a 360° e, quindi, la sua Spirulina deve essere a impatto zero e produrre zero sprechi.

Questa volontà gli fa trovare i compagni di squadra ideali nel collega Andrea Schievano, ricercatore post Doc esperto in ingegneria delle microalghe, che inventa e crea brevetti e sistemi che assicurano alla Spirulina Spireat il massimo livello di qualità a impatto zero per l’ambiente.

Alla squadra si aggiunge Stefano Lanzoni, imprenditore agricolo cremonese che diventa il primo “farmer” della Spirulina Spireat, ovvero l’ospite materiale della serra.

Proprio qui verrà realizzato il primo stabilimento di produzione, nonché il fornitore dell’energia termica ricavata dall’impianto di biogas (già esistente nella sua azienda), che consente alle micro-alghe di vivere anche in inverno alla giusta temperatura.

Antonio, Andrea e Stefano  hanno messo assieme competenze diverse e complementari per un bene comune: un contributo essenziale al benessere umano, a impatto zero per l’ambiente.

La squadra non si è fermata e oggi è evoluta diventando un vero e proprio comitato di esperti.